Chiunque abbia pensieri, parole, immagini o altri frammenti della vita di Babbo che voglia condividere a rinforzo delle pagine da lui create, può inviarli al suo indirizzo email (che ora leggo io) o direttamente a francesco.scialpi@gmail.com.
Grazie, Francesco

mercoledì 2 ottobre 2013

Contatti soprannaturali

Forse tutto ha inizio il 25 aprile 2013 quando recandoti a San Giorgio in auto, verso l'ora di pranzo, incontrasti la morte. Il fatto è questo: mentre stavi per superare gli autovelox e affrontare la curva, ti sei sentito come sdoppiato, ti sei visto morto e da morto venivi a dircelo. Hai avuto un momento di paura e di astrazione che ti hanno fatto mantenere la velocità di 70 km/h e ciò ti ha salvato perché hai fatto in tempo a scansarti sulla destra evitando il pazzo che arrivava dalla curva a tutta velocità finendo nella tua stessa corsia. Poteva essere già la fine (forse doveva esserlo), ma una fine tragica, ingiusta per te che, invece, concludevi la tua vita terrena nel tuo letto sereno senza neanche accorgertene, il 13 maggio, quando la Madonna ti ha voluto accogliere nelle sue braccia di madre, cosa che non avevo potuto fare io, ignara più di te.
Però per tutta la notte, in un sogno continuo, sono andata in cerca di un vestito nero (che avevo visto nell'armadio qualche giorno prima) e che mi serviva assolutamente, ma che non sono riuscita a trovare. Era una premonizione come era stata premonizione l'incontro con la morte?
Me lo raccontasti con un certo timore e con tanta voglia di sapere che cosa era potuto accadere e ti stavi scervellando per poterlo spiegare e capire; ne avevi parlato anche con qualche altro.
Non ho più potuto sapere cosa avevi scoperto; il fatto è che eri rimasto un po' preoccupato e forse anche impaurito, anche se non avevi più parlato.
A proposito di sogni, mentre quella notte sei stato chiamato dal Signore, una tua parente, vedova, si è vista una figura stesa accanto a lei così palpabile che si è svegliata; ad una cugina ti sei affacciato da una tendina di plastica mentre lei era ricoverata per un grave problema e le hai sorriso; erano le 3. Come mio fratello che, sempre quella notte, ha sognato il tuo papà appoggiato ad un albero che gli diceva: "Sto aspettando".
Quando la mattina ti ho visto ancora a letto e ti ho chiamato, pensando che dormissi, tanto eri sereno, rilassato e quasi sorridente, ho avuto il risveglio più triste e incredibile che si possa fare, ma, nonostante tutto, sono riuscita ad affrontare ogni cosa con grande consapevolezza di qualcosa che dovevo affrontare anche se nel cuore c'erano già un dolore e un dispiacere immensi.
I primi giorni sono stati quelli delle visite di parenti, amici, tentativi di consoloazione con i figli; sembrava di essere altrove ma bisognava anche affrontare le pratiche burocratiche, finchè c'erano ancora loro.

La notte del sabato successivo sono successe quelle cose soprannaturali che poi si raccontano e che ti fanno credere ancora di più che ci sono contatti fra i due mondi, non solo attraverrso i sogni o suggestioni, ma proprio con una realtà "spirituale". Mentre eravamo a letto i due figli si sono chiamati fra di loro perché entrambi avevano sentito rumori di passi e di sedie smosse. Francesco ha detto a Giulio di restare nella veranda mentre lui con la gamba di un ombrellone saliva sul terrazzo e faceva un giro nel girdino, senza trovare neanche l'ombra di un gatto. Nel frattempo io venivo sollevata dal letto, presa in mezzo alle sue braccia e col suo viso sul mio mi stringeva forte a sè per darmi forse l'ultimo saluto visto che non l'aveva potuto fare da vivo; l'abbraccio era "reale", forte, rassicurante e lo sento ancora come allora.
A proposito di carte burocratiche, eravamo alla ricerca di un documento di cui avevamo urgente necessità e che non riuscivamo a trovare; la grande sorpresa è stata quando l'indomani abbiamo ritrovato il foglio in una cartellina di plastica proprio sulla scrivania setacciata il giorno prima e sulla quale non c'era alcuna cartellina colorata. E allora? Siccome non siamo persone suggestionabili, ci viene da pensare che ci sia stato l'intervento da parte sua, anche se non c'è dato di sapere come.
A proposito di interventi...
una sua insegnate è venuta a trovarmi chiedendomi se il preside avesse avuto qualche intervento di qualche genere perché lei lo aveva appena sognato, sereno e bello, in uno studio, e le aveva chiesto se non era stato un peccato che se ne era andato proprio mentre stava facendo tante cose per la loro scuola e lui le aveva risposto che era sicurmanete così ma che era rimasto bloccato da un "intervento" per cinque anni e che ora purtroppo era bloccato del tutto. Dopo aver sentito il sogno, ho capito subito cosa volesse significare e gliel'ho spiegato... lui aveva fatto ricorso nel 2006 perché non gli avevano conferito l'incarico da preside che gli spettava. Dopo tante pratiche ed altrettanti soldi vinse il ricorso ed ebbe l'incarico a Statte, nel 2007. Dal 2008 al 2010 siamo stati in provincia di Mantova. Dal 2010 al 2012 è stato preside comandato all USP di Taranto; fatti i conti, sono giusti i 5 anni che lui aveva comunicato e che la sua maestra poteva solo ignorare rimanendo senza parole alla spiegazione. I nostri cari possono parlarci ancora di fatti reali?!?
Un altro sogno reale l'ha fatto una giovane donna che lo aveva incontrato un paio di volte e che ignorava anche dove abitassimo. Bene, lo sognò nel suo studio (descrivendolo coerentemente, come se lo avesse già visto precedentemente) tutto sorridente con la giacca sulle spalle (come faceva spesso) e gli aveva chiesto se stava bene e lui aveva risposto che "ora sto bene" e aggiunse che aveva ringraziato il signore per avergli fatto incontrare quella meravigliosa ragazza che poi aveva sposato e che lo aveva fatto felice.
Se questi non sono contatti con l'aldilà. Lei non poteva sapere che noi ci conoscessimo dalla scuola media e già da allora lui mi amava (ho trovato tante belle poesie di allora) e che eravamo già da 45 anni insieme.
Pensando al modo tragico della sua dipartita, speravo di poterlo sognare per domandargli che cosa gli fosse successo. Non l'ho sognato io ma una sua nipote che gli ha fatto la precisa domanda: "Zio, hai avuto un infarto, un ictus?" e lui le ha risposto: "Nè uno e nè l'altro. E' stato un aneurisma." Visto che ha detto altre cose vere, c'è da pensare che sia stato veramente così.
Sempre durante la prima settimana, quando forse ancora ci è dato di salutare i cari che ci piangono, suo fratello minore raccontava che si erano alzati con la moglie e la bambina di due anni e mezzo perché avevano sentito dei rumori in casa e nel salone videro una tenda che si muoveva fino ad una certa altezza da terra e la bambina chiese: "Papà chi c'è dietro la tenda?" Chi poteva essere?
Un altro giorno c'è stato un continuo salire le scale in casa della nipote che l'aveva sognato e quando andavano ad aprire la porta, non c'era nessuno. Chi era?
Ma quella che è una realtà vera e visibile, sono le diverse chiamate dal suo cellulare (rimasto spento nella sua borsa dall'ultimo sabato di scuola) ad un amico sedicente scettico; la prima dopo una decina di giorni e altre due il 15 ed il 22 luglio... tutte presenti nel registro delle chiamate ricevute del telefonino.
Da quel momento lui ha detto di credere a qualcosa che sicuramente si protrae e ci lega ai nostri cari che vegliano su di noi e, se possono, intervengono.
Come nel sogno fatto da una prof riguardante l'arrivo di un nuovo preside alla sua scuola dove erano un po' preoccupati e lui le ha detto di stare tranquilli perché "ritornerò io da voi!". Evidentemente già sapeva chi fosse la persona successivamente designata e li aveva voluto rassicurare.
L'altro giorno un suo caro amico, direttore sanitario, lo ha sognato così: arrivando in ospedale lo trova a dirigere il personale al suo posto; "poi ti racconto" gli dice da lontano.
Un ultimo sogno fatto da uno zio; l'ha visto da lontano con una giovane donna bionda. Lo zio non sapeva che da poco è andata via anche una sua collaboratrice che venne a trovarlo il 13 maggio nonostante un fortissimo mal di testa e febbre alta che proprio quel giorno le iniziarono. Non era forse andato in contro alla maestra Giovanna, giovane donna bionda?

Tonia

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