Chiunque abbia pensieri, parole, immagini o altri frammenti della vita di Babbo che voglia condividere a rinforzo delle pagine da lui create, può inviarli al suo indirizzo email (che ora leggo io) o direttamente a francesco.scialpi@gmail.com.
Grazie, Francesco

mercoledì 13 luglio 2016

Ad Angelo Scialpi





e venni
senza bussare
e ti trovai
senza parole
muto silente primo mane
solo

m'acolse
il tuo sorriso
quello di sempre
quello del baffo ironico
rifatto in paradiso
pieno d'ogni contento
quello che insegna
a dare alla vita il senso del piacere
quello versato
in parole che penetrano
e non si perdono

accanto m'era
una vestale
in mano una fiamma
accesa nel cuore
fiamma di fuoco vivo
pietrificata in petto

taceva e sentiva
di volerti parlare
taceva taceva mentre ti sognava

io sentivo
ciò che comunicava
ai tuoi cinerei sensi

tu da lei distratto
a me parlavi
e cose nuove e "giovani"
ancora mi dicevi
mentre io tacevo

io stavo e ascoltavo
ma accanto m'era
la vestale
con la fiamma in cuore
la fiamma di fuoco
pietrificata
eterna innamorata

io stavo
e tu parlavi come sempre
e ora più ancora
mi dicevi il vero che tu vivi
oltre il tempo
lasciando a me di dire
con mie parole umane
i sensi
del tuo gran cuore stretto nella mano!



 

lunedì 9 maggio 2016

... tre ...

Avevo detto che non avrei contato gli anni... a che serve dopo un tale distacco... ma poi ti accorgi che quel compleanno è simile all'altro e quasi lo aspetti, per assorbire un po' di più quel dolore che sempre è presente ma, purtroppo, insieme ad una maggiore consapevolezza.

Proprio lei, che si insinua nella mente e nel cuore e ti rende sottomessa alla triste realtà... tre anni sono lunghi, specie se contati giorno dopo giorno, e ogni giorno continui a pensare che ormai non si può più tornare.

Allora quella triste consapevolezza ti fa sentire presa in una morsa che ti stringe e ti spinge sempre e soltanto avanti, come quando ti trovi in mezzo ad una folla terrorizzata che si muove in massa... dietro non puoi tornare, di lato non hai spazio, ancora meno ti puoi fermare; e allora non ti resta che andare avanti col pericolo, ma anche con la speranza che in ogni modo finirà e sarai di nuovo fuori.

Io così mi sento ancora adesso... devo andare avanti per tutte le cose... ma è veramente tanto triste e difficile, e non perché sono sola... perché tu non sei con me.

Tonia