TUESDAY May 13 2014
Dalla mia - AGENDA DEL TEMPO - che va …
Il giorno del silenzio
Questo sarà sempre “il giorno
di Angelo”, il giorno del silenzio parlato col riso, col gesto, col viso!
Lui di là, io di qua: il muro
del tempo è solo il cancello che ci unisce in due spazi aperti e ci lascia
liberi di discutere e parlare del vero, del bene, del bello.
Lui e io, un incontro, una
stretta di mano, una telefonata domenicale, un dialogo lungo per nuovi incontri
e nuove discussioni sui fatti del mondo, sulla cultura, sull'arte, sull'impegno senza compensi e, specialmente, sui GIOVANI, testamento per le nuove
generazioni, da far conoscere al Nord, a partire da Mantova, provincia nella
quale ha lasciato parte della sua anima, punto di riferimento per proclamare
“l’importanza di essere meridionali”.
Là a Castellucchio, qua a
Pulsano, a San Giorgio, a Massafra, a Taranto, ovunque è stato chiamato Angelo
Scialpi parla ancora coi suoi baffi, l’eterno linguaggio muto delle cose del
mondo, via che apre alle cose dell’altro mondo, dove non ci sono scarti e stratificazioni, dove la luce veste tutti secondo il colore di
ciascuno, dove non c’è inganno né complotto, dove non c’è odio né vendetta,
dove non si chiede nulla e si ha tutto, dove ogni forma non è attrazione né
mercimonio, dove non c’è moda né distinzione, dove l’apparire è uguale a essere
senza vanità: la luce è luce, diffusa ugualmente su ciascuno, l’aria è respiro, uguale per ognuno, la
soddisfazione invade pienamente tutti e ogni singolo.
Questo m’ha detto e ripetuto in
tutto l’anno l’amico Angelo, discutendo ogni sera e imponendomi di codificarlo
nella mia “Agenda del Tempo”.
Queste e altri argomenti sono
stati oggetto dei nostri incontri, io con lo scherzo e lui con la suprema
serietà dei “fatti”, io indifferente e lui con l’alta pensosità del vero, io
ironico e lui con l’aperta esteticità del creato.
Lui nulla ha negato di tutto
quello che ha scritto per gli altri e ha indirizzato ai GIOVANI, a niente ha
abiurato, tutto ha confermato di ciò che ci siamo detto e ricordato a
casa, in ufficio, a telefono.
Oggi l’amico Angelo continua a
imprimere in ciascuno di noi i suoi pensieri, le sue riflessioni, i suoi
richiami, le sue “tavole” di presenza e di assenza delle verità, le sue
puntualizzazioni dei fatti quotidiani, i suoi interventi di critica estetica, i
suoi studi di antropologia cristiana, le sue analisi di sociologia di base, le
sue intuizioni di psicologia di massa, i suoi schemi di
formazione scolastica e universitaria.
Angelo è l’uomo della PAROLA
viva e penetrante, piana e profonda, illuminante e convincente: è l’uomo
dell’oggi che si fa realtà eterna e si insinua come lievito fra gli uomini
desiderosi di verità.
Vittorio Nazzareno
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